Viene descritto il caso controverso di un cane con neoplasia nodulare splenica inizialmente considerata come linfoma T e successivamente diagnosticata come nodulo fibroistiocitario. Le condizioni generali post-splenectomia del cane si mantenevano buone e non veniva effettuato alcun protocollo chemioterapico.Veniva inoltre richiesta la revisione del caso. Alla rivalutazione dei preparati istologici la neoplasia risultava costituita da una popolazione cellulare compren- siva di cellule istiocitarie, fibroblasti e linfociti. I risultati della immunofenotipizzazione dimostravano una positività variabile per vimentina, desmina ed actina. L'indagine con i marker linfocitari rivelava la presenza di linfociti B, CD79 positivi organizzati in aggregati follicolari, e lin- fociti T, CD3 positivi infiltranti diffusamente la neoplasia. La ipotesi iniziale di linfoma splenico a cellule T veniva esclusa e la diagnosi conclusi- va era di nodulo fibroistiocitario splenico. Il tempo di sopravvivenza del cane è stato di 12 mesi post-splenectomia.