Dieci tartarughe marine (6 adulti, 4 sub-adulti), soccorse nel mare Adriatico, sono state sottoposte ad anestesia per diverse procedure cliniche e chirurgiche. Tutti i soggetti erano affetti da patologie di varia natura ed entità, ma in nessun soggetto si rilevavano condizioni critiche. L’obiettivo di questo studio era di valutare l’efficacia e gli effetti anestesiologici di un protocollo anestetico nella tartaruga marina comune (Caretta caretta) che prevede l’uso di una combinazione di medetomidina, ketamina, midazolam e butorfanolo. Il monitoraggio anestesiologico includeva le misurazioni della frequenza cardiaca e respiratoria e la presenza/assenza di vari riflessi a intervalli regolari prima e durante
le procedure. Al termine degli interventi, l’effetto dell’anestesia è stato parzialmente soppresso con atipamezolo. L’induzione, la durata dell’anestesia e i tempi di risveglio sono stati registrati. Il tempo di induzione è stato di 19,7 ± 5,97 minuti. La combinazione è stata in grado di garantire un piano anestetico chirurgico per una media di 65,7 ± 26,1 minuti. Il tempo di recupero dopo la somministrazione di atipamezolo è stato di 22,5 ± 6,23 minuti. La combinazione studiata ha fornito un’anestesia adeguata ad eseguire procedure diagnostiche e minori chirurgie, aggirando il bisogno di un’iniezione
endovenosa e avendo una durata maggiore rispetto ad altri agenti anestetici iniettabili solitamente impiegati. Ulteriori studi sono necessari per determinare il reale effetto analgesico di questo protocollo.