Le micobatteriosi sono patologie zoonosiche, è dunque importante per il medico veterinario conoscere i rischi ad esse associati. Un coniglio di recupero di 3 anni è stato portato in visita per rinite acuta. Dopo 10 giorni di terapia antibiotica non sono stati riportati miglioramenti, il quadro clinico è stato aggravato da diarrea intermittente, disoressia e perdita di peso. Il paziente è stato ospedalizzato e sono stati eseguiti esami del sangue e delle feci. Successivamente, l’esame ecografico addominale ha rilevato la presenza di una subocclusione intestinale. Durante laparotomia esplorativa sono stati trovati numerosi noduli disseminati sulla parete intestinale. È stata effettuata eutanasia intraoperatoria. L’esame necroscopico ha rilevato altri noduli a livello polmonare e un aumento di volume dei linfonodi mesenterici. Gli esami citologici ed istologici hanno dimostrato la presenza di batteri acido-resistenti, identificati come Mycobacterium avium. Le micobatteriosi sono estremamente rare nei conigli pet ma il loro potenziale rischio dovrebbe inserirle tra le diagnosi differenziali per patologie respiratorie e gastroenteriche.