Mezzi di contrasto ecografici per la valutazione qualitativa delle lesioni focali epatiche nel cane e nel gatto

Introduzione e scopo del lavoro: È noto che il riscontro all’ecografia convenzionale di alterazioni del parenchima epatico raramente risulta specifico per una particolare patologia. L’ecografia con mezzo di contrasto (CEUS) migliora l’accuratezza dell’esame nel caratterizzare le lesioni focali epatiche, tuttavia in campo veterinario i lavori scientifici sull’argomento sono pochi e basati su una casistica esigua (cane) o mancano totalmente (gatto). Scopo di questo lavoro è stato quello di descrivere i pattern ecocontrastografici di alcune lesioni focali epatiche nel cane e nel gatto.
Materiali e metodi: Sono state rivisitate le cartelle ecografiche di 34 cani e 6 gatti nei quali erano state riscontrate lesioni a livello epatico e per i quali era stato eseguito uno studio ultracontrastografico qualitativo con un mezzo di contrasto contenente esafluoruro di zolfo (Sonovue®) e un esame citoistologico come gold standard per la diagnosi. I risultati sono stati valutati secondo i metodi della statistica predittiva (sensibilità, specificità, valori predittivi positivo e negativo, likelyhood ratios positivo e negativo) relativamente alla capacità dell’ecocontrastografia con Sonovue® di differenziare lesioni focali epatiche benigne da quelle maligne.
Risultati: Dalla valutazione degli esami CEUS è emerso che l’86,4% delle lesioni benigne ha mostrato un enhancement omogeneo in fase portale e tardiva. Tutte (100%) le lesioni maligne presentavano hypoenhancement in fase tardiva, mentre in fase portale apparivano da iso- a ipoecogene nei carcinomi primari e metastatici. Nella nostra esperienza, l’ecocontrastografia con Sonovue® ha mostrato ottime performance nel differenziare le lesioni focali epatiche maligne da quelle benigne.
Discussione: I risultati del nostro studio confermano l’utilità della CEUS nel differenziare le lesioni benigne da quelle maligne. Si registravano tuttavia 3 casi di lesioni benigne con comportamento atipico. La principale differenza di comportamento vascolare si è rivelata in fase tardiva con hypoenhancement caratterizzante le lesioni maligne sia nel cane che nel gatto. In quattro casi (10%) l’hypoenhancement si è rivelato in fase tardiva protratta suggerendo l’importanza di una osservazione di minimo 2 minuti per evitare falsi negativi. Non sono stati accreditati pattern patognomonici per la caratterizzazione di specifiche lesioni. La CEUS, metodica non invasiva e relativamente poco costosa, può risultare utile nell’iter diagnostico delle lesioni focali epatiche del cane e del gatto, in particolare quando non è possibile proporre esami più completi quali la TC o quando non è possibile effettuare una biopsia.

Additional Info

  • Authors: Paradies P., Mele I., Palma F., Barella G., Faverzani S.
  • Authors note: Paola Paradies Med Vet, PhD, EVPC, Professore Associato Clinica Medica, DETO, Campus di Medicina Veterinaria, Università di Bari | Italia Mele Med Vet, Ecografista free lance, Puglia | Francesca Palma Med Vet, Bari | Gabriele Barella Med Vet, PhD, | Milano Stefano Faverzani Med Vet, PhD Professore Associato Clinica Medica, Dipartimento di Medicina Veterinaria, Università di Milano
  • Year: 2019
  • Reference: Veterinaria Year 33, n. 1, February 2019
  • Pages: 53 - 64
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