È ormai appurato, dall’osservazione del comportamento canino, che esiste un grande grado di variabilità delle espressioni comportamentali considerate normali o anormali, non solo rispetto ai comportamenti del lupo ma anche rispetto a cani appartenenti a diverse razze. Persino tra singoli animali della stessa razza, si possono riscontrare molte differenze significative nei loro pattern comportamentali. L’impiego di cani in contesti lavorativi deve tener conto di queste differenze e, dal momento che questo comporta un diverso stile di vita, una gestione e un’intensità di sforzo fisico e mentale specifici, da parte degli allevatori, prima, e degli addestratori o dei proprietari, poi, sarebbe necessario conoscere bene sia le caratteristiche di razza del cane utilizzato che le modalità di allevamento e gestione più idonee da adottare in questi casi.
Nel presente articolo sono riportate le modalità di allevamento e di gestione del cane da utilità e sportivo, più idonee per prevenire l’insorgenza di disturbi comportamentali o di resistenze in addestramento tenendo anche conto delle caratteristiche di razza e facendo riferimento alla letteratura esistente.