La lussazione di rotula è una delle patologie ortopediche più frequenti nel cane e, sebbene sia una patologia di grande interesse, la sua eziopatogenesi non è ancora del tutto chiara. Nonostante sia riscontrata più frequentemente in cani di piccola taglia quali Barboncino nano, Chihuahua e Volpino di Pomerania, la sua incidenza sta aumentando anche nei cani di taglia media, grande e gigante. Recenti studi hanno dimostrato che esiste una componente genetica in questa patologia e pertanto è consigliata la selezione accurata dei riproduttori al fine di diminuirne la diffusione. In letteratura sono riportate differenti tecniche per il trattamento della lussazione di rotula. In passato tutti i pazienti venivano trattati con le cosiddette tecniche tradizionali, quali solcoplastica trocleare, trasposizione della cresta tibiale, embricatura del retinacolo e desmotomia, ma l’elevata incidenza di recidive ha portato a comprendere che la base patogenetica della lussazione di rotula sia rappresentata prevalentemente da una deformità scheletrica a carico del femore, della troclea, della tibia o di entrambi i raggi ossei. L’obiettivo del clinico deve essere pertanto quello di eseguire la corretta valutazione del paziente, comprendere se la lussazione di rotula è ascrivibile o meno alla presenza di deformità scheletriche, e consigliare la migliore opzione terapeutica al fine di ridurre o eliminare le recidive.