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Leishmaniosi Canina aggiornamenti su diagnosi e terapia. Parte I: approccio diagnostico

Dalla prima edizione delle linee guida sulla diagnosi di leishmaniosi, avvenuta nel 2007, Å stata pubblicata una grossa mole di lavori sulla leishmaniosi. Alcuni di questi lavori presentano aspetti innovativi da un punto di vista metodologico o aggiungono informazioni importanti su alcuni aspetti specialistici (es. istopatologia, biologia molecolare), ma di fatto la gran parte degli studi, non fa che confermare quanto giê presentato nella prima versione delle linee guida. Nonostante la messa a punto di nuovi antigeni o metodi di rilevazione per i test sierologici, tutto sommato la scelta del metodo da utilizzare dipende dalla presentazione clinica, dallo scopo per cui il test viene eseguito (es. screening o diagnostica) e da situazioni epidemiologiche pi¥ che da un'effettiva differenza nella resa diagnostica dei diversi test, come giê sottolineato nella versione originale delle linee guida. Gli unici elementi di rilievo sono rappresentati dalla possibilitê di utilizzare campioni prelevabili con metodiche non invasive quali le urine e i tamponi congiuntivali (questi ultimi in particolare hanno sensibilitê e accuratezza diagnostica sovrapponibile ai campioni tradizionali). L'evidenziazione di Leishmania in questi campioni puÿ essere utile per diagnosticare l'infezione, per la formulazione della prognosi (es. associazione tra Leishmania nelle urine e gravitê del danno renale) o per monitorare nel tempo la progressione dell'infezione in animali esposti all'infezione (es. positivizzazione dei tamponi congiuntivali).

Additional Info

  • Authors: Saverio Paltrinieri, Alessandra Fondati, George Lubas, Luigi Gradoni,Alberto Crotti, Gaetano Oliva,Michele Maroli, Xavier Roura, Andrea Zatelli, Eric Zini
  • Year: 2011
  • Reference: Veterinaria, Anno 25, n. 2, Aprile 2011
  • Pages: 19 - 24
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