È difficile dare una definizione universalmente accettabile di aggressività, ma possiamo definirla come un comportamento complesso volto a danneggiare un altro individuo, con uno sviluppo multifattoriale. Tutti i cani possono mostrare un atteggiamento aggressivo, ma la propensione a farlo può variare enormemente in base alla genetica, ai fattori neurochimici, alla componente ormonale, alla socializzazione e all’apprendimento del cane. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di fornire un quadro della situazione in alcune regioni del nord Italia in un determinato intervallo di tempo, dei casi documentati di morsicatura da parte di cani. Sono state raccolte 9231 denunce di aggressioni canine avvenute nel Centro-Nord Italia tra il 1998 e il 2005. Le schede raccolte dalle diverse ASL erano spesso incomplete, quindi i dati disponibili per ogni categoria sono inferiori al numero totale di denunce. I risultati relativi al nostro campione mostrano tra i cani morsicatori una maggior percentuale di maschi, adulti, appartenenti al gruppo dei meticci e gruppi 1 e 2 dell’ENCI, che aggrediscono soprattutto persone estranee anch’esse adulte. I dati mancanti nelle schede raccolte dalle Asl erano piuttosto numerosi e per questo ci si auspica che le denunce raccolte in futuro siano integrate con una descrizione obiettiva degli eventi, analizzando meglio tutto ciò che è accaduto prima dell’aggressione vera e propria, comprese le posture assunte dai cani e i segnali di minaccia, ottenendo così un quadro più realistico della pericolosità dell’animale.
Indagine sull’aggressività canina nel centro-nord Italia
Additional Info
- Authors: Cannas S., Bonanomi C., Talamonti Z., Scaglia E., Minero M., Palestrini C.
- Authors note: Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica (DIVET), Università degli Studi di Milano, Via Celoria 10, 20133 Milano, Italy
- Year: 2016
- Reference: Veterinaria Year 30, n. 2, April 2016
- Pages: 121 - 127
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Published in
Year 30, n. 2, April 2016