EDITORIALE - La facilità di sbagliare

Tutti conoscono il detto “sbagliando si impara”. Viene spesso citato per giustificare un errore o come strategia per alleggerire un passo falso commesso. Tuttavia spesso sbagliare non è sufficiente per imparare. Si impara dall’errore solo se si è disposti ad accettarlo come tale e lo si analizzi per capire le ragioni che ci hanno indotto a commetterlo. Il medico veterinario si confronta quotidianamente con il rischio di sbagliare e la diagnostica per immagini si presta particolarmente bene agli errori interpretativi. E, come spesso accade in medicina, anche in radiologia il primo grande ostacolo è riconoscere ciò che è normale. Per fare questo il medico dovrebbe riconoscere le variazioni anatomiche che caratterizzano ogni razza canina. Dovrebbe poi sapere come cambia la visualizzazione delle strutture in base allo stato di nutrizione e in base all’età del paziente. Purtroppo nessun testo insegna come trasmettere questa conoscenza. Il mio supervisor pensò bene, il mio primo giorno di training, di mostrarmi l’archivio radiologico che conteneva quasi 60000 pazienti, e di invitarmi a guardare tutti gli studi. Io sbigottita non capii, ma effettivamente dopo una settimana e circa 20000 casi sfogliati, le radiografie dei diversi distretti anatomici cominciavano ad avere un’aria familiare. Per cui, contemporaneamente all’aggiornamento e al ricorso ai libri di testo, è necessario sviluppare l’esperienza, basata sulla lettura di molti casi che abitui i nostri occhi a riconoscere la conformazione dei pazienti (in questo i nostri colleghi “umani” sono molto favoriti!). In questo numero di “Veterinaria” si vuole porre l’attenzione sui più comuni errori interpretativi in cui si cade davanti alla radiografia toracica di un cane. Sicuramente l’articolo non è esaustivo e, a complicare le cose, si deve dire che non esiste in tutto il mondo un atlante radiografico che comprenda la maggior parte delle razze canine, tuttavia si spera di fornire una chiave di lettura che possa aiutare nel difficile processo dell’interpretazione radiologica. Purtroppo non possiamo portare avanti la nostra carriera se non accettiamo gli errori. D’altra parte la mia cara nonna diceva sempre: “Chi fa può sbagliare, chi non fa, sbaglia sempre”. Buona Lettura.

Additional Info

  • Authors: Spattini G.
  • Authors note: Giliola Spattini, Med Vet, PhD, Dip. ECVDI, Clinica Veterinaria Castellarano, Castellarano (RE), Italy
  • Year: 2017
  • Reference: Veterinaria Year 31, n. 5, October 2017
  • Pages: 235
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