EDITORIALE - L’ipertiroidismo felino: come riconoscere e trattare una endocrinopatia sempre più dilagante

Ne è passato di tempo (circa quarant’anni) da quando nel 1979 Mark Peterson1 presentò il primo caso di ipertiroidismo felino a cui fece seguito nel 1980 la pubblicazione da parte di Holzworth et al.2 della prima case series di (ben dieci) gatti ipertiroidei. È lecito dubitare del fatto che gli autori di questi due lavori avessero previsto che, nell’arco di qualche decennio, l’ipertiroidismo sarebbe diventata l’endocrinopatia più comune del gatto e che avrebbe raggiunto in alcune aree geografiche una prevalenza di circa il 10% nella popolazione geriatrica felina che, tradotto in termini pratici, vorrebbe dire che 1 gatto su 10 di età superiore ai 10 anni soffre di ipertiroidismo.3 Alla luce di questa prevalenza dilagante, quasi epidemica, diventa quindi imperativa per noi medici veterinari la conoscenza degli aspetti clinici, diagnostici, terapeutici e prognostici dell’ipertiroidismo felino. È proprio in questo contesto di estrema rilevanza che inserirei il validissimo lavoro, suddiviso in due parti, redatto per Veterinaria dalla Dott.ssa Gaia Carotenuto e dal Dott. Federico Fracassi che offre ai lettori un vero e proprio state of the art per quanto riguarda gli aspetti clinico-diagnostici e terapeutici di questa endocrinopatia. Diversi sono i temi clinicamente rilevanti contenuti nei due articoli e gli spunti di riflessione per i lettori offerti dagli autori, tuttavia alcuni in particolare meritano menzione in questo editoriale. È oramai noto che l’ipertiroidismo felino sia causato nel 95% dei casi da una iperplasia adenomatosa diffusa o da un adenoma a carico di uno o, più comunemente, entrambi i lobi della tiroide con conseguente autonoma ed eccessiva produzione di ormoni tiroidei. Tuttavia, rimane da elucidare la causa esatta di tale trasformazione autonoma e l’aumento così dilagante in prevalenza della patologia. Tra le teorie più credibili e affascinanti vi sarebbe quella dell’esposizione cronica di gatti geneticamente predisposti a sostanze chimiche alimentari e/o ambientali a sospetta azione tireostimolante e/o mutagena. Tra questi vanno annoverati gli isoflavoni di soia, contenuti in diverse diete commerciali4, e i ritardanti di fiamma (es. PBdEs) contenuti in diversi prodotti di pulizia ambientale4-5. L’alta prevalenza della patologia nella popolazione geriatrica felina (età > 8 anni) associata all’esistenza di un test di screening altamente specifico e sensibile (seppur non perfetto) facilmente accessibile ed economico come il dosaggio della tiroxina totale sierica (tT4) hanno reso possibile la diagnosi precoce di ipertiroidismo e l’identificazione di gatti affetti da forme cliniche lievi o sub-cliniche facilmente gestibili da un punto di vista terapeutico.
È quindi lecito attendersi che i casi di ipertiroidismo, un tempo considerati “classici”, rappresentati da gatti in gravi condizioni di ipermetabolismo con condizioni corporee scadenti, grave perdita di peso associata a grave polifagia, con significativo coinvolgimento dell’apparato cardiocircolatorio e con noduli tiroidei voluminosi siano in diminuzione. Di contro, va ricordato che come tutti i test diagnostici anche il tT4 non è infallibile e il clinico veterinario potrà ritrovarsi difronte a casi falsamente positivi o, più comunemente, falsamente negativi.
In questo contesto gli autori ci ricordano dell’esistenza di test diagnostici alternativi come tra gli altri il dosaggio del T4 libero sierico o del cTSH e dell’esistenza di un gold standard diagnosticato rappresentato dalla scintigrafia7. Infine, per quanto riguarda gli aspetti terapeutici dell’ipertiroidismo, dobbiamo ricordarci che le terapie disponibili si dividono in sintomatiche e definitive. Le prime sono volte al controllo della sintomatologia ed includono i farmaci antitiroidei (metimazolo e carbimazolo) 8 e le diete iodio-prive9-10; mentre le seconde sono volte alla “cura” della patologia ed includono la tiroidectomia11-12 e la terapia con lo iodio radioattivo (I131), considerata il gold standard terapeutico13. Seppur il raggiungimento
di uno stato eutiroideo definitivo e duraturo nel tempo sia auspicabile, la scelta dell’opzione terapeutica dipenderà da diversi fattori tra i quali la stabilità e la gravità delle condizioni cliniche del paziente, la presenza di comorbidità significative (in primis malattia renale cronica, CKD), dalle possibilità economiche del proprietario e dalla accessibilità a centri specializzati nella somministrazione di I131.

BIBLIOGRAFIA
1. Peterson ME, Johnson JG and Andrews LK. Spontaneous hyperthyroidism in the cat. Proceeding of the American College of Veterinary Internal Medicine; Seattle, USA; 1979, p. 108.
2. Holzworth J, Theran P, Carpenter JL, et al. Hyperthyroidism in the cat: ten cases. Journal of the American Veterinary Medical Association 176: 345-353, 1980.
3. Peterson ME. Hyperthyroidism in cats: what’s causing this epidemic of thyroid disease and can we prevent it? Journal of Feline Medicine and Surgery 14: 804-818, 2012.
4. Edinboro CH, Scott-Moncrieff JC, Janovitz E, et al. Epidemiologic study of relationships between consumption of commercial canned food and risk of hyperthyroidism cats. Journal of American Veterinary Medical Association 224: 879-886, 2004.
5. Dye JA, Venier M, Zhu L, et al. Elevated PBDE levels in pet cats: sentinels for humans? Environ Sci Technol 15: 6350-6356, 2007.
6. Guo W, Park JS, Wang Y, et al. High polybrominated diphenyl ether levels in California house cats: house dust a primary source? Environ Toxicol Chem 31: 301-306, 2012.
7. Peterson ME. Diagnostic tests for hyperthyroidism in cats. Clinical Techniques in Small Animal Practice 21: 2-9, 2006.
8. Peterson ME, Kintzer PP and Hurvitz AI. Methimazole treatment of 262 cats with hyperthyroidism. J Vet Intern Med 2: 150-157, 1988.
9. Hui TY, Bruyette DS, Moore GE, et al. Effect of feeding an iodine restricted diet in cats with spontaneous hyperthyroidism. J Vet Intern Med 29: 1063-1068, 2015.
10. Scott-Moncrieff JC, Heng HG, Weng HY, et al. Effect of a limited iodine diet on iodine uptake by thyroid glands in hyperthyroid cats. J Vet Intern Med 29: 1322-1326, 2015.
11. Padgett S. Feline thyroid surgery. Vet Clin North Am Small Anim Pract 32: 851-859, 2002.
12. Naan EC, Kirpensteijn J, Kooistra HS, et al. Results of thyroidectomy in 101 cats with hyperthyroidism. Vet Surg 35: 287-293, 2006.
13. Peterson ME. Radioiodine treatment of hyperthyroidism. Clin Tech Small Anim Pract. 21(1): 34-39, 2006.

Additional Info

  • Authors: Procoli F.
  • Authors note: Fabio Procoli - Med Vet, Dipl ACVIM, Dipl ECVIM-CA, MRCVS
  • Year: 2019
  • Reference: Veterinaria Year 33, n. 2, April 2019
  • Pages: 67 - 68
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