Il fondo oculare normale nel cane nel gatto. Prima parte: correlazioni anatomo-fisiologiche e quadri clinici

Obiettivi Il medico veterinario puÿ avere la necessitê di effettuare una visita oculistica sommaria anche se non ha una specifica competenza di settore. Puÿ dover esaminare anche il fondo dell'occhio dove si possono reperire importanti informazioni sullo stato di salute dell'animale e, se ha una capacitê interpretativa di base, puÿ avere indubbi vantaggi ai fini diagnostici. Con questo articolo gli autori vogliono offrire al lettore la possibilitê di interpretare in modo estremamente semplificato le caratteristiche anatomiche e cliniche del fondo dell'occhio normale del cane e del gatto. Materiali e metodi Le complesse strutture anatomiche del fondo oculare sono prese in considerazione in relazione alla loro influenza sui quadri oftalmoscopici, senza dettagli riferibili ai complicati meccanismi della fisiologia della visione che sono reperibili sui libri di testo. Ad ogni sezione istologica descritta sono affiancati schemi per rappresentare le pi¥ frequenti variazioni fisiologiche riferite soprattutto alla presenza o assenza del tappeto lucido e di pigmento nell'epitelio pigmentato. Numerose immagini di fondi dell'occhio integrano e completano la descrizione anatomica. Risultati Le immagini di fondi dell'occhio pubblicate in questo articolo sono accompagnate da una sintetica descrizione che ne consente l'interpretazione. La presenza del tappeto condiziona la colorazione del fondo che, nell'animale giovane Å bluastro-azzurrato mentre nell'adulto assume differenti colorazioni (diverse tonalitê di giallo, verde, rosso ecc.) in parte riferibili a quelle del pelo. L'assenza del tappeto consente di osservare i vasi della coroide e, in molti casi, porzioni della sclera. La zona non tappetale puÿ essere pigmentata con tonalitê bruno-nerastre oppure essere priva di pigmento e consentire l'osservazione della coroide e, a volte, della sclera. La zona intermedia tra area tappetale e non, nei soggetti pigmentati puÿ essere caratterizzata da macchie di pigmento sparse in un settore pi¥ o meno limitato. I vasi retinici sono caratterizzati da poche venule di maggior calibro, con decorso rettilineo e numerose arteriole pi¥ tortuose con variabilitê di specie. Il disco ottico ha una forma variabile nel cane (triangolare, trilobata, rotondeggiante) in rapporto alla precoce mielinizzazione delle fibre che vi penetrano, mentre nel gatto nella maggior parte dei casi Å tondeggiante e di minore dimensione. Conclusioni La lettura di questo articolo favorisce l'acquisizione di una capacitê interpretativa di base dei quadri oftalmoscopici normali.

Additional Info

  • Authors: Peruccio C., Barbasso E., Rampazzo A., Terlizzi D.
  • Authors note: * Diplomato European College of Veterinary Ophthalmologists, Dipartimento di Patologia Animale, UniversitÉ_ degli Studi di Torino - * * Dottore di Ricerca in Oftalmologia Veterinaria, Libero professionista, Torino - * * * Dottore di Ricerca in Scienze Clin
  • Year: 2005
  • Reference: Supplemento (Ottobre 2005) a Veterinaria, Anno 19, n. 3, Giugno 2005
  • Pages: 7 - 22
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