CORNER DIAGNOSTICO - Medicina d’urgenza

Un gatto femmina, europeo, di circa 8 anni di età e 3,2 kg di peso, viene portato in pronto soccorso presso l’Ospedale Didattico Veterinario di Grugliasco (TO) perché rinvenuto da un automobilista a bordo strada in decubito laterale e con grave depressione del sensorio. Al momento della visita clinica l’animale si presentava in shock con grave ipotermia (<32°C), polsi femorali e metatarsali assenti, pressione arteriosa sistolica (PAS) di 60 mmHg (metodo doppler), mucose pallide, bradicardia (120 battiti/min) e ventroflessione del collo. Il gatto aveva un body condition score (BCS) di 2, un muscle condition score (MCS) di 2, abdominal fluid score e valutazione ecografica del torace negative, nessun segno evidente di trauma.
Durante la rianimazione cardiocircolatoria, è stata prelevata un’aliquota di sangue, con prelievo dalla vena giugulare, per eseguire il minimum database d’emergenza (Tabella 1). Il gatto è stato riscaldato mediante sistema attivo (Bair-Hugger) e sono stati somministrati fluidi isotonici (Ringer lattato 10 ml/kg EV in 10 minuti, ripetuto tre volte), fino a normalizzazione dei parametri clinici della perfusione (tempo di riempimento capillare, frequenza cardiaca, polsi periferici, temperatura e pressione sistolica). Successivamente è stata impostata una fluidoterapia di reidratazione pari a due volte il mantenimento (Ringer lattato con integrazione di 28 mEq/L di KCl). Al mattino, il collega del turno di notte riferiva che, nonostante avesse integrato il potassio nei cristalloidi di mantenimento, l’elettrolita continuava a rimanere molto basso e il gatto presentava ipertensione (180 mmHg- metodo doppler).
Una volta stabilizzato dal punto di vista cardiovascolare, il gatto presentava grave debolezza muscolare, alterazioni dell’equilibrio legate in parte alla debolezza e in parte a un’atassia vestibolare (sospetta sindrome vestibolare periferica), ma manifestava interesse per il cibo e ne assumeva un po’ spontaneamente.
1) Quali sono le diagnosi differenziali per le alterazioni cliniche e di laboratorio riscontrate?
2) Quali test diagnostici effettueresti per caratterizzare meglio il quadro clinico?
3) Quale trattamento terapeutico instaureresti?

Additional Info

  • Authors: Bruno B., Iuliano A., Borrelli A.
  • Authors note: Dipartimento di Scienze Veterinarie Università degli Studi di Torino - Largo P. Braccini n°2-4 10095 - Grugliasco (TO) - Italia
  • Year: 2020
  • Reference: Veterinaria Year 34, n. 3, June 2020
  • Pages: 145 - 148
Download attachments:
  • pdf PDF (1914 Downloads)
Read 722 times

Advanced Search