EDITORIALE - Otiti esterne acute e croniche nel cane, dalla patogenesi alla terapia

Su questo numero di Veterinaria, i lettori troveranno due articoli di revisione riguardanti uno dei problemi più comuni e frustranti della dermatologia veterinaria dei piccoli animali, l’otite esterna. Questo problema interessa fino al 20% dei cani ed è associato ad una riduzione della qualità della vita dei pazienti e dei loro proprietari1. In particolare, le otiti croniche o ricorrenti, definite non solo dalla durata temporale del problema, ma soprattutto dalla presenza di alterazioni patologiche legata all’infiammazione, sono causa di dolore cronico e addirittura di alterazioni comportamentali quali ansia o aggressività negli animali che ne sono affetti. È quindi fondamentale per il veterinario saper approcciare correttamente ciascun caso di otite in termini sia di diagnosi che di terapia.
Il primo aspetto che è necessario considerare è la complessità di questo problema. Il termine “otite” definisce infatti non una singola malattia, bensì un quadro clinico caratterizzato da infiammazione del padiglione auricolare e del condotto uditivo esterno. Si tratta di una condizione multifattoriale, che può essere associata ad una varietà di cause, con un ampio spettro di segni clinici2.
Da tempo in veterinaria è stato adottato un sistema di classificazione, chiamato sistema PSPP, che suddivide le cause coinvolte nella patogenesi dell’otite in primarie, ossia in grado da sole di causare infiammazione in un orecchio sano, e secondarie, che subentrano come causa secondaria di infiammazione in presenza di una causa primaria, ossia le sovrainfezioni batteriche o da lieviti. Oltre a queste, vi sono poi dei fattori che predispongono l’orecchio allo sviluppo dell’otite, chiamate fattori predisponenti, quali l’abitudine al nuoto o le caratteristiche anatomiche dell’orecchio, e dei fattori perpetuanti, rappresentati da cambiamenti patologici del condotto uditivo e delle bolle timpaniche, che ostacolano la guarigione dell’otite2.
Il primo problema che il clinico deve quindi affrontare quando approccia un paziente con otite è la necessaria valutazione di tutte le cause e fattori coinvolti, che devono essere identificati e controllati per poter ottenere la remissione clinica. Il secondo problema è una diretta conseguenza del primo, ed è legato alla scelta dell’iter diagnostico, che prevede sempre un esame citologico e otoscopico, ma che può prevedere anche esami colturali e di diagnostica per immagini, in particolare per le otiti croniche3.
Infine, anche la selezione delle terapie da impiegare può essere ardua, in particolare per le otiti ricorrenti e visto il grave problema dell’antibiotico-resistenza.
Nella prima revisione, i lettori troveranno una dettagliata trattazione dell’otite esterna acuta, la sua presentazione clinica, eziopatogenesi, approccio diagnostico e terapeutico. Merita sicuramente una menzione il paragrafo dedicato a Pseudomonas, un batterio bastoncellare associato spesso a otiti essudative o purulente, particolarmente difficile da trattare sia a causa della resistenza ad alcuni antibiotici che alla produzione di biofilm4.
Il secondo articolo si concentrerà invece sulle otiti croniche e ricorrenti, trattando in particolare gli approfondimenti necessari per una completa valutazione di questa condizione, ossia gli esami di diagnostica per immagini e la otoendoscopia5. Non mancheranno, in entrambi gli articoli, anche riferimenti alla terapia medica, sistemica e topica, e chirurgica.
Buona lettura!

BIBLIOGRAFIA

  1. Saridomichelakis MN, Farmaki R, Leontides LS, et al. Aetiology of canine otitis externa: a retrospective study of 100 cases. Veterinary Dermatology 18:341-347, 2007.
  2. Miller WH, Griffin CE, Campbell KL. Muller & Kirk’s Small Animal Dermatology. Philadelphia: Elsevier, 2013, pp 714-773.
  3. Nuttall T. Successful management of otitis externa. In Practice 38:17-21, 2016.
  4. Paterson S, Matyskiewicz W. A study to evaluate the primary causes associated with Pseudomonas otitis in 60 dogs. Journal of Small Animal Practice 59:238-242, 2018.
  5. Nuttall T. Managing recurrent otitis externa in dogs: what have we learned and what can we do better? Journal of the American Veterinary Medical Association vol. 261,S1 S10-S22. 7 Apr., doi:10.2460/javma. 23.01.0002, 2023.

Additional Info

  • Authors: Fanton N.
  • Authors note: Fanton N., Med Vet, Dipl ECVD, Cadeo (PC)
  • Year: 2024
  • Reference: Veterinaria Year 38, n. 4, August 2024
  • Pages: 147 - 148
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