PRESENTAZIONE CLINICA
Un esemplare di sesso maschile di testuggine russa (Testudo horsfieldii) di 7 anni d’età e di 380 grammi di peso è stato portato in visita per inappetenza e abbattimento. I sintomi erano presenti da dieci giorni, in corrispondenza del risveglio dallo stato di ibernazione invernale, durato da fine ottobre a fine marzo 2023. La tartaruga era stata acquistata già adulta un anno prima in una fiera di animali esotici. Il soggetto era stato stabulato all’esterno ed era libero di muoversi in un terreno di circa 450 mq. Il letargo veniva effettuato in una zona riparata in cui la temperatura invernale non precipitava al di sotto dei 5°C di minima e non superava i 12°C di massima. Il proprietario riferiva di aver posseduto un soggetto della stessa specie, età, sesso e provenienza, deceduto improvvisamente la primavera dell’anno seguente. Non sono stati eseguiti accertamenti per indagare le cause del decesso. La tartaruga si alimentava con erbe spontanee del giardino; settimanalmente, veniva offerto un mix di insalata (radicchio, lattuga, rucola e tarassaco) e frutta di stagione. La tartaruga effettuava un esame coprologico annualmente pre-letargo e veniva sverminata con febendazolo (posologia non riportata dal proprietario) per una moderata presenza di ossiuri nelle feci. L’animale è sempre stato considerato in buona salute e in buono stato di nutrizione alle visite periodiche effettuate dal veterinario curante.
Alla visita clinica il soggetto si presentava moderatamente disidratato e gravemente abbattuto. Lo stato di nutrizione era scadente. Le narici risultavano pervie. All’ispezione del cavo orale è stata evidenziata una grave stomatite con presenza di placche necrotico difteroidi (Figura 1) di colore biancastro a livello di epitelio linguale. Il soggetto deambulava solamente se stimolato.
Sono state eseguite radiografie in proiezione dorso-ventrale (DV) (fascio verticale), latero-laterale (LL) e craniocaudale (CC) (fascio orizzontale) che non hanno rilevato alterazioni patologiche. Sono stati prelevati 1,5 ml di sangue venoso dalla vena giugulare al fine di effettuare un esame biochimico ed un esame emocromocitometrico. L’esame emocromocitometrico ha evidenziato una moderata eterofilia. (Tabella 1). L’esame biochimico ha evidenziato un grave aumento di AST (884 U/L) (VN: 12- 32 U/L), ALT (661 U/L)) (VN: 12-32 U/L), ALP (341 U/L) (VN: 12-32 U/L), CK (1200 U/L) (VN: 12-32 U/L), acido urico (8.2 mg/dL) (0.8-3.9 mg/dL), rispetto ai valori di riferimento riportati per la specie1. È stato eseguito un esame citologico per spazzolamento dell’epitelio linguale del cavo orale (Figura 2).
Il soggetto è stato sottoposto ad eutanasia su richiesta del proprietario a causa di un peggioramento delle condizioni generali a 48 ore circa dal ricovero. L’esame autoptico ha rivelato glossite, faringite, una moderata iperemia del parenchima polmonare ed epatomegalia. Il fegato appariva inoltre di colore giallastro, di consistenza friabile.
DOMANDE
1) Osservando l’immagine del preparato citologico (Figura 2), cosa osservi all’interno di una cellula epiteliale della mucosa orale?
2) Tenendo conto dell’anamnesi presentata, dei risultati dell’esame citologico, biochimico e della sintomatologia descritta, quali sono le più probabili diagnosi differenziali?