L’iperparatiroidismo primario, a cui consegue ipercalcemia persistente, è causato nel cane da adenomi, iperplasia o carcinomi di una o più ghiandole paratiroidi. Dopo il primo rilievo di ipercalcemia a seguito di un esame biochimico standard, la diagnostica collaterale si basa sulla sua conferma tramite misurazione del calcio ionizzato e sull’esame ecografico del collo; in alcuni casi, tuttavia, può essere necessario ricorrere a tecniche di diagnostica per immagini più avanzata per identificare la/le ghiandola/e patologica.
La chirurgia è caratterizzata da un alto tasso di successo e rappresenta il trattamento d’elezione. L’approccio chirurgico include la paratiroidectomia tradizionale, a seguito di esplorazione anatomica bilaterale, o il ricorso a tecniche mininvasive come l’ablazione chimica e termica. Nel periodo postoperatorio è necessario un attento monitoraggio della calcemia in quanto l’ipocalcemia, per quanto transitoria, è frequente. L’adenoma è caratterizzato da prognosi post-chirurgica eccellente; lo stesso dicasi per l’adenocarcinoma, di raro riscontro, a condizione sia diagnosticato e trattato precocemente. In generale, l’appropriata gestione clinica garantisce un’ottima prognosi nella maggior parte dei pazienti affetti da iperparatiroidismo primario.