La castrazione chirurgica è stata storicamente la metodica più utilizzata per controllo del randagismo, della fertilità e del comportamento sessuale o la modificazione del ciclo estrale. L’incremento del numero di animali da compagnia, di soggetti da riproduzione e l’evoluzione della conoscenza scientifica hanno tuttavia fatto sì che si studiassero soluzioni alternative alla chirurgia, procedura non scevra da rischi e irreversibile. In passato, la terapia medica più utilizzata nei pets per il controllo della riproduzione si è basata sull’uso dei progestinici. Il loro largo utilizzo ha fatto emergere numerosi effetti avversi tanto nei maschi quanto nelle femmine. Ricerche più recenti hanno messo in evidenza nuovi farmaci quali gli agonisti dell’ormone di rilascio della gonadotropina (GnRH). Nelle specie sensibili al fotoperiodo, quali ad esempio i gatti, anche la melatonina ha mostrato risultanti promettenti.